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Decreto 2 maggio 2001

MINISTERO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE

DECRETO 2 maggio 2001

Criteri per l’individuazione e l’uso dei dispositivi di protezione individuale (DPI).

IL MINISTRO DEL LAVORO
e della previdenza sociale
di concerto con
il ministro dell’industria
del commercio e dell’artigianato

Visto l’art. 45, comma 2, lettera a) del decreto legislativo n. 626 del 19 settembre 1994, che dispone la determinazione dei criteri per l’individuazione e l’uso dei dispositivi di protezione individuale (DPI), tenendo conto della natura, dell’attivita’ e dei fattori specifici di rischio;
Ravvisata la necessita’ di riferirsi a norme di buona tecnica per la determinazione dei suddetti criteri;
Vista la norma UNI EN 458 (1995) concernente DPI per la protezione dell’udito;
Vista la norma UNI 10720 (1998) concernente DPI per la protezione delle vie respiratorie;
Viste le norme UNI EN 169 (1993), UNI EN 170 (1993) e UNI EN 171 (1993) concernenti DPI per la protezione degli occhi;
Vista la norma UNI 9609 (1990) concernente DPI relativi ad indumenti protettivi da agenti chimici;
Considerato che le norme sopraindicate costituiscono utili riferimenti di buona tecnica per l’individuazione dei suddetticriteri;
Sentita la commissione consultiva permanente per la prevenzione degli infortuni e l’igiene del lavoro;

Decreta:
Art. 1.

1. Sono approvati i criteri per l’individuazione e l’uso di DPI relativi:
a) alla protezione dell’udito, come riportati nell’allegato 1 del presente decreto;
b) alla protezione delle vie respiratorie, come riportati nell’allegato 2 del presente decreto;
c) alla protezione degli occhi:
i) filtri per saldatura e tecniche connesse,
ii) filtri per radiazioni ultraviolette,
iii) filtri per radiazioni infrarosse, come riportati nell’allegato 3 del presente decreto;
d) a indumenti protettivi da agenti chimici, come riportati nell’allegato 4 del presente decreto.

Art. 2.

1. I criteri per l’individuazione e l’uso di DPI, diversi da quelli approvati al precedente art. 1, devono garantire un livello di sicurezza equivalente.

Art. 3.

1. Con successivi decreti del Ministero del lavoro e della previdenza sociale di concerto con il Ministero dell’industria, del commercio e dell’artigianato, sentita la Commissione consultiva permanente per la prevenzione degli infortuni e l’igiene del lavoro, si provvedera’ all’indicazione dei criteri per l’individuazione e l’uso di altre tipologie di DPI nonchÕ all’aggiornamento degli allegati del presente decreto in relazione al progresso tecnologico.

Roma, 2 maggio 2001

p. Il Ministro del lavoro e della previdenza sociale
Il Sottosegretario di Stato
Guerrini Il Ministro dell’industria del commercio e dell’artigianato
Letta

Allegato 1

0. Introduzione
1. Scopo e campo di applicazione
2. Riferimenti normativi
3. Definizioni
4. Classificazione
5. Selezione
6. Uso
7. Cura e manutenzione
Figure

Appendice A – Metodi di valutazione dell’attenuazione sonora di un protettore auricolare relativa ad un livello di pressione acustica continua equivalente ponderata A
Appendice B – Metodi di valutazione dell’attenuazione sonora di un protettore auricolare rispetto al livello di pressione acustica di picco
Appendice C – (Informativa)

[si omette l’allegato]

Allegato 2

0. Introduzione
1. Scopo e campo di applicazione
2. Riferimenti normativi
3. Definizioni
4. Misure generali per il contenimento degli inquinanti ambientali e l’utilizzo degli APVR
5. Criteri di scelta
5.1 – Valutazioni generali
5.2 – Protezione offerta dai diversi apparecchi
Prospetto 1 – Massimi valori ammessi per la perdita totale verso l’interno nelle condizioni di prova in laboratorio stabilite dalle norme specifiche
Figura 1 – Protezione acquisita e tempo di indossamento
6. Descrizione degli apparecchi e limitazioni di impiego
Figura 2 – Classificazione degli apparecchi di protezione delle vie respiratorie
6.1 – Respiratori a filtro
Figura 3 – Classificazione dei respiratori a filtro
Figura 4 – Facciale filtrante antipolvere
Prospetto 2 – Massimi valori ammessi per la perdita totale verso l’interno dei facciali filtranti
Figura 5 – Respiratore a filtro con semimaschera, portafiltro e inserto filtrante
Prospetto 3 – Massimi valori ammessi per la perdita totale verso l’interno di respiratori a quarto di maschera o semimaschera con filtro antipolvere
Figura 6 – Respiratore a filtro con maschera intera e filtro con attacco filettato
Prospetto 4 – Massimi valori ammessi per la perdita totale verso l’interno di respiratori a maschera intera con filtro antipolvere
Figura 7 – Elettrorespiratore a filtro antipolvere completo di maschera intera
Prospetto 5 – Massimi valori ammessi per la perdita totale verso l’interno degli elettrorespiratori a filtro antipolvere
Figura 8 – Elettrorespiratore a filtro antipolvere completo di elmetto Figura 9 – Esempi di facciali utilizzati in elettrorespiratori per uso con elmetto o casco o cappuccio
Prospetto 6 – Massimi valori ammessi per la perdita totale verso l’interno degli elettrorespiratori a filtro antipolvere con elmetto, casco o cappuccio
Prospetto 7 – Massimi valori ammessi per la perdita totale verso l’interno delle semimaschere (o quarti di maschera) e delle maschere intere con filtri antigas o antipolvere (o combinati)
6.2 – Respiratori isolanti
Figura 10 – Classificazione dei respiratori isolanti
Figura 11 – Respiratore isolante a presa d’aria esterna non assistito
Prospetto 8 – Massimi valori ammessi per la perdita totale verso l’interno dei respiratori isolanti a presa d’aria esterna non assistiti
Figura 12 – Respiratore isolante a presa d’aria esterna assistito manualmente
Prospetto 9 – Massimi valori ammessi per la perdita totale verso l’interno dei respiratori isolanti a presa d’aria esterna assistiti manualmente
Figura 13 – Respiratore isolante a presa d’aria esterna assistito con motore
Prospetto 10 – Massimi valori ammessi per la perdita totale verso l’interno dei respiratori isolanti a presa d’aria esterna assistiti con motore
Figura 14 – Respiratore isolante ad adduzione di aria compressa, tipo a flusso continuo
Figura 15 – Respiratore isolante ad adduzione di aria compressa, tipo ad erogazione a domanda
Figura 16 – Autorespiratore ad aria compressa a circuito aperto
Figura 17 – Autorespiratore ad ossigeno a circuito chiuso: tipo ad ossigeno compresso
Figura 18 – Autorespiratore ad ossigeno a circuito chiuso: tipo a produzione di ossigeno
7. Uso
7.1 – Generalita’
7.2 – Durata di impiego
Prospetto 11 – Classificazione dell’energia metabolica per vari tipi di attivita’
Prospetto 12 – Energia metabolica per attivita’ tipiche
7.3 – Adattamento del facciale ed accettabilita’ dell’apparecchio da parte di chi lo indossa
7.4 – Informazione, formazione e addestramento in materia di protezione delle vie respiratorie
8. Documentazione, immagazzinamento e manutenzione degli APVR
8.1 – Generalita’
8.2 – Mantenimento della documentazione
8.3 – Immagazzinamento
8.4 – Manutenzione
8.5 – Riempimento delle bombole di aria compressa
8.6 – Riempimento delle bombole di ossigeno
8.7 – Controlli da parte del responsabile degli APVR
8.8 – Controlli specialistici
9. Frequenza della manutenzione e dei controlli
Prospetto 13 – Manutenzione e controlli sui facciali (maschera intera, semimaschera, quarto di maschera, boccaglio)
Prospetto 14 – Manutenzione e controlli sui respiratori a filtro (assistiti e non assistiti)
Prospetto 15 – Manutenzione e controlli sugli autorespiratori ad aria compressa a circuito aperto
Prospetto 16 – Manutenzione e controlli sugli autorespiratori ad ossigeno com presso a circuito chiuso
Prospetto 17 – Manutenzione e controlli sui respiratori isolanti non autonomi ad adduzione di aria compressa, tipo ad erogazione a domanda
Prospetto 18 – Manutenzione e controlli sui respiratori isolanti non autonomi ad adduzione di aria compressa, tipo a flusso continuo
Prospetto 19 – Manutenzione e controlli sui respiratori isolanti a presa d’aria esterna non assistiti
Prospetto 20 – Manutenzione e controlli sui respiratori isolanti a presa d’aria esterna assistiti
10. Indicazioni operative per la scelta degli APVR 90
10.1 – Premessa
10.2 – Scelta dell’APVR
Prospetto 21 – Respiratori a filtro antipolvere: fattori di protezione operativi
Prospetto 22 – Respiratori a filtro antigas: fattori di protezione operativi e concentrazioni corrispondenti ai limiti di utilizzo
Prospetto 23 – Respiratori isolanti: parametri per la scelta
Appendice A – Elenco delle norme europee sugli APVR (Informativa)

[si omette l’allegato]

Allegato 3

i) UNI EN 169 (1993) – Filtri per la saldatura e tecniche connesse. Requisiti di trasmissione e utilizzazioni raccomandate
0. Guida per la selezione e l’uso
1. Generalita’
1.1 – Numeri di graduazione da utilizzare per la saldatura e saldo-brasatura a gas
1.2 – Numeri di graduazione da utilizzare in ossitaglio
1.3 – Numeri di graduazione da utilizzare per il taglio al plasma a getto
1.4 – Numeri di graduazione da utilizzare per la saldatura o per il taglio al plasma ad arco elettrico
1.5 – Numeri di graduazione dei filtri da utilizzare per gli aiuto saldatori
2. Osservazioni
ii) UNI EN 170 (1993) – Filtri ultravioletti. Requisiti di trasmissione e utilizzazioni raccomandate
0. Guida per la selezione e l’uso
iii) UNI EN 171 (1993) – Filtri infrarossi. Requisiti di trasmissione e utilizzazioni raccomandate
0. Guida per la selezione e l’uso

[si omette l’allegato]

Allegato 4

1. Scopo e campo di applicazione
2. Definizioni
3. Effetto di agenti chimici sul corpo
4. Accertamento di rischio
5. Indumenti protettivi
6. Selezione
7. Altri pericoli
8. Uso e manutenzione
Appendice

[si omette l’allegato]

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